PREMIO SPORTIVITA’ 2023 DEL CENACOLO

Serata dall’atmosfera particolare alla Montecchia di Selvazzano per il Cenacolo a un mese dalla scomparsa del suo presidente, l’avvocato Manuele Molinari. La conduzione è spettata all’avvocato Guido Parmeggiani, uno dei due vicepresidenti insieme a Fabio Tronchetti, scelto dal Direttivo come presidente ad interim del club, in attesa dell’Assemblea dei soci del prossimo febbraio in cui tutti i consiglieri uscenti si presenteranno dimissionari; in quell’occasione verrà indicato il gruppo che dovrà gestire l’associazione di cultura sportiva, nata nel 1988, ed eleggere il futuro presidente. Dopo un emozionante video con belle immagini di Molinari, concluso da quelle toccanti di famiglia e applaudito calorosamente a lungo da tutti i presenti, è andato in scena il Premio Sportività, intitolato al primo presidente del sodalizio Lionello Forin e giunto alla 14a edizione.

Vincitore del 2023, anche per quanto ottenuto in carriera, è stato proclamato Dino Ponchio, presidente del Coni veneto con un passato di Commissario tecnico e Direttore tecnico della Nazionale femminile di atletica leggera. La statuetta in bronzo simboleggiante la Vittoria Alata, creata dal socio scultore Luigi Masin è stata consegnata a lui da Michela Formenti, moglie del presidente che aveva organizzato come sempre l’evento nei minimi particolari; erano presenti alla cerimonia anche il sindaco di Padova Sergio Giordani e l’assessore allo sport Diego Bonavina.

Dopo un ottimo risotto ai funghi e una tenera guancetta con polenta è iniziato il “talk” tra il premiato e Franco Bragagna, storica voce della Rai dell’atletica e telecronista di punta della tv nazionale alle Olimpiadi, Mondiali ed Europei, con sangue padovano nelle vene anche se risiede a Bolzano. Ponchio, 77 anni è stato definito “el teston de Cartura, perché è uno che ci ha provato, e continua ancora a farlo, a saltare l’asticella”; la replica del numero 1 dello sport veneto è stata “Quando sono diventato presidente del Coni regionale, ho sposato subito uno slogan, “Saremo il Coni del fare e non del dire. Meno immagine e più sostanza.

E così intendo andare avanti, per come sono fatto”. Mel divertente botta e risposta si è parlato delle vari fasi della sua vita: il Ponchio 1, Ponchio 2, Ponchio 3, tutti legati alla sua esperienza di professore e di tecnico sul campo, e poi ancora di un Ponchio 4, quello attuale, in attesa magari di un Ponchio 5. Tra i video mostrati anche quello in cui il protagonista della serata si è dimostrato un commentatore sportivo molto puntuale per la Rai. “Di campioni, campionesse ne ho seguiti tanti e tante, e posso dire che si intuiva la loro stoffa dalle stimmate, che sono i piedi* ha confessato sottolineando la sua disapprovazione per la nuova riforma dello sport, sostenuto a suo dire non dallo Stato, ma dai soldi delle famiglie che investono non poco per far praticare ai figli le diverse discipline.

“Pensate che da noi si praticano 368 sport tabulati, alcuni manco li conoscevo – ha concluso – il nostro modello hanno cercato di copiarcelo un po’ in tutto il mondo, ma non è facile. E la riprova che funziona sono la quantità di medaglie che portiamo a casa”. Nel corso della serata è stato mostrato anche il video (di Paolo Braghetto) relativo alla consegna delle due borse di studio dell’università di Padova intitolate al giornalista Paolo Donà, compianto socio del club: le due migliore tesi in scienze motorie proclamate in Sala Canova a Palazzo Storione dal professor Antonio Paoli e la dottoressa Tatiana Moro sono state di Valentina Bordignon sugli effetti benefici del Dragon Boat praticato dalle donne con tumore al seno e Emanuele Magistrelli sulla prevenzione del mal di schiena per i ciclisti; ai vincitori sono stati consegnati gli assegni.

E’ stato anche consegnato a Stefano Volpe, in rappresentanza di Obiettivo 3, un assegno con la somma raccolta dal Cenacolo che prima della partenza di Obiettivo Tricolore ha promosso una raccolto fondi a favore del progetto ideato dal campione paralimpico Alex Zanardi per il supporto professionale ed economico degli atleti disabili nello sport.

SCOMPARSA DI MANUELE MOLINARI


Un grave lutto ha colpito il Cenacolo di Padova: il presidente Manuele Molinari è mancato il 16 ottobre a causa di un male incurabile. Stimato avvocato e grande appassionato di sport, campione italiano di volo a vela, guidava dal 2019 il sodalizio promuovendo eventi e iniziative di successo in cui sono stati ospiti big dello sport mondiale come l’allenatore della nazionale di volley Fefè De Giorgio, il campione del golf Costantino Rocca, il presidente del Coni Giovanni Malagò, le stelle iridate della scherma femminile e l’astronauta Luca Parmitano. Il Cenacolo si stringe alla moglie Michela, alla figlia Matilde, ai gemelli Matteo e Marco e al fratello Maurizio. Le cerimonia funebre è prevista il 20 ottobre alle 11 al Duomo di Padova.

SPETTACOLARE GITA A RAVENNA

Sabato 16 settembre si è tenuta la gita a sfondo culturale che annualmente il Cenacolo organizza, non solo per visitare importanti città storiche italiane ma anche per favorire o rinsaldare i rapporti di amicizia fra gli oltre 100 suoi soci, ed inoltre per attuare ogni volta una sorta di gemellaggio attraverso l’incontro fra i rispettivi Sindaci.

Oltre 30 persone, fra cui il Sindaco di Padova Sergio Giordani e consorte, sono partiti in pullman di buon mattino per recarsi a Ravenna, la capitale indiscussa del mosaico in Italia e non solo. Ravenna fu per ben tre volte capitale: dell’Impero Romano d’Occidente, di Teodorico re dei Goti e dell’Impero di Bisanzio in Europa; nelle sue basiliche e nei battisteri si conserva come detto il più ricco patrimonio di mosaici dell’umanità risalente al V e al VI secolo.

La mattina si è tenuta la visita a quelli dell’ottagonale Basilica di San Vitale e poi ai mosaici siti nel Mausoleo di Galla Placidia, sorella di Onorio, l’imperatore romano che trasferì nel 402 d.C. la capitale dell’Impero d’Occidente da Milano a Ravenna.

A mezzogiorno c’è stato poi in Comune a Ravenna l’incontro fra il Sindaco di Ravenna Michele De Pascale e quello di Padova Sergio Giordani in un clima informale e di grande cordialità; a seguire il pranzo nell’ottimo storico ristorante “Cà de vèn” in centro a Ravenna.

Il pomeriggio è proseguito con la visita alla Tomba di Dante e in prossimità il Quadrarco di Braccioforte e alla Basilica e piazza di San Francesco e ancora poi alla splendida Basilica di Sant’Apollinare Nuovo ed infine al Battistero Neoniano, il più antico tra i monumenti ravennati.

Tutte queste sono meraviglie dichiarate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Ben organizzata dal Consiglio Direttivo, l’escursione si è svolta sotto la guida di un’esperta locale, che si è profusa in spiegazioni facendo apprezzare ancor più la visite succedutesi.

BORSE DI STUDIO DEL CENACOLO IN MEMORIA DI PAOLO DONA’

L’Università di Padova ha consegnato le due Borse di Studio offerte da Il Cenacolo di Padova in ricordo del giornalista sportivo e socio del sodalizio di cultura sportiva Paolo Donà.

Le due migliori Tesi in Scienze Motorie sono state di Valentina Bordignon e Emanuele Magistrelli. Nella prestigiosa Aula Canova nel Palazzo dello Storione erano presenti il Professor Antonio Paoli, la Dottoressa Tatiana Moro, il presidente del Cenacolo Emanuele Molinari e altri membri del club, molto legati alla storica penna del Gazzettino, autore anche di molti libri dedicati al Calcio Padova e alla Città del Santo (foto Gianni Sambugaro).

SPETTACOLARE PREMIAZIONE DEL MICHELANGELO 2023

Grande successo alla “Montecchia” di Selvazzano per la 35a edizione del Premio Michelangelo, voluto dal compianto Lionello Forin, tra i fondatori del club di cultura sportiva della città presieduto ora da Manuele Molinari. Quest’anno il prestigioso riconoscimento è stato assegnato nella sezione atlete a due giovani protagoniste della schema padovana e in quella tecnici e dirigenti all’allenatore della squadra di rugby padovana più titolata, il Petrarca: Carlotta Fusetti e Matilde Molinari per quanto ottenuto nel 2022 sulla scena internazionale, e Andrea Marcato vincitore dello Scudetto e della Coppa Italia sempre nel 2022.

La Fusetti, medaglia di bronzo nella sciabola nella categoria Giovani agli Europei di Novi Sad e ai Mondiali di Dubai, è salita due volte sul podio in Coppa del Mondo e quest’anno agli Assoluti giovanili di Padova ha vinto il bronzo nella categoria Under 20. Inoltre nei Campionati giovanili di Padova del mese scorso ha conquistato due argenti nella gara individuale e nella prova a squadre; la 18nne campionessa è tesserata per il Petrarca e il suo allenatore è Alberto Pellegrini, ex sciabolatore azzurro ed ex petrarchino.

La Molinari, fiorettista classe 2005, è reduce da un’annata strepitosa, in cui ha conquistato un doppio oro agli Europei Cadette e il bronzo nell’individuale; ha dominato due prove di Coppa del Mondo e, all’esordio nella categoria Under 20 nei recenti Campionati Italiani si è laureata vicecampionessa nazionale. Negli Assoluti a squadre ha preso anche l’argento con le compagne delle Fiamme Gialle; l’atleta di punta della Comini è allenata dalla celebra campionessa olimpica padovana Francesca Bortolozzi,

Entrambe finanziere, hanno maturato una grande amicizia e una grinta da applausi che hanno dimostrato anche al microfono; oltre ai maestri di scherma, alle spalle vantano due ottime famiglie appassionate di sport. Il loro sogno è andare alle Olimpiadi, magari quelle di Los Angeles del 2028 oltre a salire in alto nel ranking mondiale.

Andrea Marcato, 40 anni, ex giocatore del Benetton, Petrarca, Calvisano e Nazionale di rugby in cui ha vinto cinque scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe, ha centrato due scudetti finora in panchina dove poteva bissare la vittoria con il Petrarca anche quest’anno nella sfortunata finale contro Rovigo.

Alla cena di gala erano presenti le maggiori istituzioni a cominciare dal sindaco di Padova Sergio Giordani e l’assessore allo Sport Diego Bonavina, oltre al dirigenti della Comini e due Petrarca della scherma e palla ovale; c’era anche Luca Piccolo, preside del liceo Tito Livio frequentato da Matilde. La serata è stata condotta da Giorgio Borile con domande anche da parte degli altri giornalisti presenti, Stefano Edel, Leandro Barsotti, Andrea Miola e Stefano Viafora. Nel corso della serata sono state infine presentate le attività di Obiettivo 3, progetto fortemente voluto da Alex Zanardi per sostenere le persone con disabilità che praticano lo sport.

LE INVINCIBILI DELLA SCHERMA AL CENACOLO!

Serata d’oro al Cenacolo di Padova, riuscito nell’impresa di ospitare al Golf Club Montecchia il Dream Team di fioretto femminile, composto Giovanna Trillini, Diana Bianchedi, Francesca Bortolozzi e Margherita Grambassi che si è aggiunta al gruppo storico con altre prestigiose medaglie olimpiche.

Il presidente Manuele Molinari voleva organizzare da tempo l’evento “Le invincibili” e grazie alla concomitanza dei Campionati italiani Giovani e Cadetti a Padova, sono intervenute come ospiti d’onore le componenti della squadra che ha fatto la storia della scherma mondiale (la quarta era Margherita Zalaffi) e che il 4 agosto 1992 conquistò a Barcellona il primo titolo olimpico rosa con anche Dorina Vaccaroni, quinta componente della formazione.

Nel Dream Team mancava l’altra grande protagonista delle vittorie iridate, Valentina Vezzali, ma il suo nome è stato fatto più volte nell’interessante chiacchierata moderata da Gianmario Bonzi, giornalista e autore del libro “Invincibili” dedicato alle campionesse, preceduta dai saluti dell’Assessore padovano allo Sport Diego Bonavina.

Tra i presenti il presidente della Federscherma Paolo Azzi e il suo precedente collega Antonio De Blasi in carica in quell’epoca, il presidente regionale Alberto Spiniella, il numero uno del Coni Veneto Dino Ponchio e il direttivo della Comini con il neopresidente Alberto Panizzolo e l’ex presidente Antonio De Danieli, socio del Cenacolo.

Le 4 “ragazze” hanno rivissuto i giorni spagnoli di 31 anni fa come se fosse ieri, dal ginocchio sinistro rotto della Trillini alla sostituzione della jesina con Diana Bianchedi e la determinazione di Bortolozzi. La Granbassi, due bronzi olimpici nel 2008 a Pechino, ha parlato dei suoi infortuni e ha reso omaggio alle compagne che vide a 13 anni salire sul gradino più alto del podio.

Le vincitrici di medaglie d’oro olimpiche, mondiali ed europee, erano accompagnate da un altro mito del fioretto maschile, il mestrino Mauro Numa oro individuale e a squadre a Los Angeles 1984 e vincitore di tante altre medaglie nei campionati mondiali e europei. La scherma rosa continua a mietere successi grazie alle nuove leve come Martina Favaretto originaria di Camposampiero (componente della Nazionale con Arianna Errigo, Francesca Palumbo e Alice Volpi che nel 2022 ha sbaragliato il campo agli Europei e soprattutto ai Mondiali): calorosi applausi anche per lei prima della consegna degli omaggi e dei fiori di rito per a delle splendide atlete e donne che continuano a portare in alto il nome dell’Italia nel mondo.

In apertura di serata il socio Francesco Peghin ha salutato la platea, fresco della nomina di nuovo presidente del Calcio Padova. “Last but not least”, sono stati proclamati i vincitori del Premio Michelangelo 2023, tra cui non a caso figurano nella sezione atleti prime ex aequo 2 giovani campionesse della scherma padovane, Carlotta Fusetti (Petrarca-Fiamme Gialle) e Matilde Molinari (Comini-Fiamme Gialle) e in quella tecnici e  dirigenti Andrea Marcato (Petrarca Rugby). La cerimonia di consegna dei prestigiosi riconoscimenti si terrà il 20 giugno sempre alla Montecchia.

LO SCI E LE OLIMPIADI DI MILANO CORTINA 2026 AL CENACOLO

Lo sci padovano e le future Olimpiadi invernali Cortina Milano 2026 sono stati i protagonisti dell’ultima conviviale del Cenacolo al Golf Club della Montecchia.

Alla serata condotta dal socio Mauro Lovo hanno partecipato i presidenti regionale e provinciale della federazione italiana sport invernali Roberto Visentin e Vanni Ceccarello e gli sciatori Matilde Minotto e Rudi Pittarello.

E’ stato ricordato il ruolo di primo piano rivestito da Padova nelle manifestazioni universitarie e cittadine grazie agli atleti del Cus fin dagli anni Sessanta.

Stefano Umberto Longo, presidente padovano della Fondazione Milano Cortina 2026, l’ente creato per l’organizzazione dei giochi olimpici, e anche vicepresidente nazionale Fisi ha parlato quindi delle olimpiadi venete in alta quota e di tutto il movimento che gira loro intorno comprese le benefiche ricadute post evento. “Saranno le prime olimpiadi invernali diffuse – ha commentato l’ospite d’onore – il che richiede la presenza di un singolo comitato in ogni luogo che ospita le singole gare e Cortina è la località che ne avrà di più tra sci alpino femminile, bob, skeleton, slittino e curling”.

Nel comune ampezzano si disputeranno in gran parte inoltre le Paralimpiadi che richiederà particolari strutture alberghiere e ricettive che resteranno in vita anche dopo i Giochi come il villaggio olimpico di Fiames che potrebbe diventare una staff house con alloggi riservati a chi viene a lavorare a Cortina, visto che per i prezzi alti degli affitti è difficile trovare persone che vengano da fuori. “A Cortina ci aspettiamo 1.300 persone, tra atleti e tecnici e in più ci sarà da dare ospitalità a quasi 700 rappresentanti delle forze dell’ordine – ha concluso Longo dando qualche numero – tutti gli impianti dovranno essere pronti per il 2025, anno dei test preolimpici”.

 

VISITA ALLE FRECCE TRICOLORI!

Si parte all’alba da Prato della Valle perché dobbiamo essere alla base udinese di Rivolto, sede del 313° Gruppo Frecce Tricolori, in tempo per assistere al primo dei voli di addestramento della Pattuglia. Sono tutti puntualissimi, segno che la gita è di quelle che non si potranno dimenticare facilmente.

Il viaggio verso la base scorre veloce, quasi senza accorgersene. In pullman, un siparietto tra il nostro accompagnatore, il Comandante Piero Gavazzo (che il Club aveva già conosciuto in occasione della conviviale con l’astronauta Luca Parmitano), e il presidente Manuele Molinari, fa passare veloce il tempo. Racconti di esperienze di volo incredibili che fanno sognare i soci. Le domande si accavallano, soprattutto tra i ragazzini, figli e nipoti dei soci, molti dei quali confideranno a pranzo che hanno già scelto quello che faranno da grandi: il pilota naturalmente! Le risposte e le spiegazioni del Comandante Gavazzo fanno emozionare. Arriviamo! La Pattuglia ci aspetta, semplici formalità e dopo pochi minuti siamo all’interno della base, a bordo pista, solo noi del Cenacolo, a fianco della biga radio dove il Comandante delle Frecce dà indicazioni ai piloti in volo.

Gli aerei sono sette per questo primo allenamento. La Pattuglia si sta preparando per la prima uscita pubblica del 1 maggio quando presenterà per i soli soci dei Club Frecce Tricolori il programma completo 2023, proprio qui a Rivolto, ma è già perfetta, gli aerei incollati l’uno all’altro come solo noi italiani, forse i migliori al mondo, sappiamo fare. Assistiamo alle figure più impegnative e spettacolari del loro repertorio: la bomba, il cardioide, il doppio tonneau in formazione, la scintilla italiana, il volo pazzo del solista, il Lomcovak!

Si sprecano le esclamazioni di stupore e gli apprezzamenti per tanta maestria!
Si, siamo orgogliosi di essere italiani e ci rendiamo conto del privilegio che è stato concesso a noi del Cenacolo! Atterrano tutti insieme a pochi metri dalla nostra tribunetta! Spettacolo puro!
Difficile capire la difficoltà di tale manovra (l’atterraggio in simultanea) per chi non è pilota ma il
Comandante Gavazzo cerca di spiegarcela con quel suo genuino entusiasmo e con l’umiltà che lo
caratterizza! Ci spostiamo dalla parte opposta della pista, in prossimità della “casa” delle Frecce, la palazzina comando dove si tengono i briefing pre e post volo. Siamo a due passi dai ricoveri degli aerei, gli MB 339 in dotazione alla PAN dal 1982.
Ci viene assegnato un maresciallo del Gruppo che ci spiega l’aereo. Lo possiamo taccare, sbirciare
nell’abitacolo. Fioccano le foto e i selfie. Poco lontano sono schierati gli aerei storici della Pattuglia: l’F84, l’F 86 Sabre, il mitico ed indimenticato Fiat G 91.
Escono dalla palazzina quattro piloti in tenuta da volo con i loro caschi in mano, tra cui il Magg. Franco Marocco e il Cap. Giovanni Morello, nostri ospiti a novembre per la conviviale sul Programma Artemis. Ci passano a pochi metri e ci salutano per poi salire sugli aeroplani per il secondo allenamento di giornata. Vediamo rullare gli MB 339 proprio davanti a noi, sentiamo il ruggito emozionate dei loro turbogetti Rolls-Royce Viper.
Eccoli in volo! Sono sopra di noi a poco più di 30 metri in formazione stretta: è un saluto speciale che il T. Col. Marocco, fuori dai rigidi protocolli della Pattuglia, ma pur sempre autorizzato dal Comandante, ha voluto fare per noi del Cenacolo!

Un fuori programma che fa esultare lo stesso Piero Gavazzo!
Tutti col naso all’in su per ancora venti minuti e poi la formazione atterra e ci ripassa davanti con i piloti che dall’abitacolo ci fanno segni di saluto. Il tempo del debriefing ed eccoci davanti alla palazzina comando con tutti e dieci i piloti in tenuta di volo oltre al Comandante, T. Col. Stefano Vit, il Pony 0! Scambio di sigilli e omaggi con le consuete foto di rito, tutti insieme, entusiasti ed alcuni persino increduli. Il Magg. Massimiliano Salvatore, solista delle Frecce fa gli onori di casa e si spende con tutti rispondendo a decine e decine di domande. Un’accoglienza che fa commuovere, oltre che inorgoglire.

Una frase per tutte: “per il Cenacolo le porte della base di Rivolto, sono sempre aperte”.
La visita è finita, si risale in pullman verso Gradiscutta per pranzare al Ristorante da Toni, eccellenza
della ristorazione friulana! Specialità: anatra!
E per non farsi mancare proprio niente in questa incredibile giornata, dopo il pranzo siamo ospiti, grazie al nostro socio Mauro Frego, della Cantina Cabert di Bertiolo vicino a Udinecon relativa degustazione di vini eccellenti.

Messaggio al nostro Presidente Manuele Molinari dal solista delle Frecce Tricolori, Maggiore Massimiliano Salvatore.

Ciao Manuele mi fa tanto piacere ricevere il tuo messaggio di ringraziamento. Ma siamo noi a dover
ringraziare il Cenacolo per la splendida accoglienza che ci avete riservato a Padova in occasione della serata con Parmitano! Eravamo in debito con voi e abbiamo fatto il possibile per sdebitarci adeguatamente! Al di là degli aspetti “formali”, mi ha fatto piacere incontrare persone care come Piero e persone come te che si emozionano di fronte al volo! Ti mando un forte abbraccio e un vigoroso in bocca al lupo per il tuo futuro e per le tue prossime sfide! Buona Pasqua a te, alla tua famiglia, alla tua campionessa e a tutto il Cenacolo, a presto.

Massimiliano Salvatore

COSTANTINO ROCCA AL CENACOLO E LA RYDER CUP IN ITALIA

La prima serata conviviale del 2023 del Cenacolo di Padova alla Montecchia è stata dedicata al grande golf e alla Ryder Cup in programma a fine settembre per la prima volta in Italia a Roma: ospite d’onore il celebre fuoriclasse Costantino Rocca, primo giocatore nazionale chiamato a far parte del team Europa in quella che viene considerata la Coppa America del golf.

Il 65nne professionista dal 1981 e vincitore di 5 gare dell’European Tour, che con i suoi successi come nel Volvo Pga Championship del 1996 ha fatto avvicinare molti giovani a uno sport considerato d’elite, ha raccontato i suoi esordi e altri divertenti aneddoti della lunga carriera. “Ho rubato il mestiere facendo il caddie a bravi giocatori – ha confessato il big bergamasco del green al numeroso pubblico tra cui il sindaco cittadino Sergio Giordani e la presidente del Calcio Padova Alessandra Bianchi – portando la sacca con i bastoni ho imparato i segreti dei campioni. Sono riuscito a far strada in questa disciplina grazie a mia mamma che mi prestò 7 milioni di lire per pagarmi la partecipazione alle gare e quando vinsi la prima le restituii tutto”. Poi è stato ricordato uno dei momenti chiave, immortalato da una foto che fece il giro del mondo: l’ultimo tiro al British Open 1995 in cui lui, dopo aver imbucato un putt da una notevole distanza costringendo John Daly ai playoff, si sdraiò felice e incredulo per terra sulla buca 18 dell’iconico Old Course di St. Andrews. Rocca ha anche ammesso che pur avendo realizzato varie hole in one ossia le buche con un solo colpo, al massimo ha portato a casa una bella bottiglia di vino per l’exploit che spesso viene premiato invece con un auto.

Riguardo alla Ryder Cup, da lui disputata 3 volte con l’epico trionfo nel 1997 in Spagna in cui ha battuto nel testa a testa il fenomenale asso statunitense Tiger Woods, Costantino ha confidato che oltre a Francesco Molinari potrebbe essere proprio il vicentino Guido Migliozzi a qualificarsi tra i 12 europei che sfideranno altrettanti avversari americani. Moderati da Luca Salvetti, giornalista sportivo anche di Sky, hanno parlato anche Maria Paola Casati (ex componente della Nazionale e “cuore” del golf di Selvazzano), Giulia Sergas (che ha disputato la Solheim Cup) e Niccolò Bisazza (ex golfista e ora coach del talento nostrano Migliozzi, vincitore l’anno scorso dell’Open de France).

Durante la serata, coordinata dal presidente Manuele Molinari insieme a Luca Baldan, sono stati presentati anche i nuovi soci del sodalizio sportivo.