PREMIO SPORTIVITA’ 2023 DEL CENACOLO

Serata dall’atmosfera particolare alla Montecchia di Selvazzano per il Cenacolo a un mese dalla scomparsa del suo presidente, l’avvocato Manuele Molinari. La conduzione è spettata all’avvocato Guido Parmeggiani, uno dei due vicepresidenti insieme a Fabio Tronchetti, scelto dal Direttivo come presidente ad interim del club, in attesa dell’Assemblea dei soci del prossimo febbraio in cui tutti i consiglieri uscenti si presenteranno dimissionari; in quell’occasione verrà indicato il gruppo che dovrà gestire l’associazione di cultura sportiva, nata nel 1988, ed eleggere il futuro presidente. Dopo un emozionante video con belle immagini di Molinari, concluso da quelle toccanti di famiglia e applaudito calorosamente a lungo da tutti i presenti, è andato in scena il Premio Sportività, intitolato al primo presidente del sodalizio Lionello Forin e giunto alla 14a edizione.

Vincitore del 2023, anche per quanto ottenuto in carriera, è stato proclamato Dino Ponchio, presidente del Coni veneto con un passato di Commissario tecnico e Direttore tecnico della Nazionale femminile di atletica leggera. La statuetta in bronzo simboleggiante la Vittoria Alata, creata dal socio scultore Luigi Masin è stata consegnata a lui da Michela Formenti, moglie del presidente che aveva organizzato come sempre l’evento nei minimi particolari; erano presenti alla cerimonia anche il sindaco di Padova Sergio Giordani e l’assessore allo sport Diego Bonavina.

Dopo un ottimo risotto ai funghi e una tenera guancetta con polenta è iniziato il “talk” tra il premiato e Franco Bragagna, storica voce della Rai dell’atletica e telecronista di punta della tv nazionale alle Olimpiadi, Mondiali ed Europei, con sangue padovano nelle vene anche se risiede a Bolzano. Ponchio, 77 anni è stato definito “el teston de Cartura, perché è uno che ci ha provato, e continua ancora a farlo, a saltare l’asticella”; la replica del numero 1 dello sport veneto è stata “Quando sono diventato presidente del Coni regionale, ho sposato subito uno slogan, “Saremo il Coni del fare e non del dire. Meno immagine e più sostanza.

E così intendo andare avanti, per come sono fatto”. Mel divertente botta e risposta si è parlato delle vari fasi della sua vita: il Ponchio 1, Ponchio 2, Ponchio 3, tutti legati alla sua esperienza di professore e di tecnico sul campo, e poi ancora di un Ponchio 4, quello attuale, in attesa magari di un Ponchio 5. Tra i video mostrati anche quello in cui il protagonista della serata si è dimostrato un commentatore sportivo molto puntuale per la Rai. “Di campioni, campionesse ne ho seguiti tanti e tante, e posso dire che si intuiva la loro stoffa dalle stimmate, che sono i piedi* ha confessato sottolineando la sua disapprovazione per la nuova riforma dello sport, sostenuto a suo dire non dallo Stato, ma dai soldi delle famiglie che investono non poco per far praticare ai figli le diverse discipline.

“Pensate che da noi si praticano 368 sport tabulati, alcuni manco li conoscevo – ha concluso – il nostro modello hanno cercato di copiarcelo un po’ in tutto il mondo, ma non è facile. E la riprova che funziona sono la quantità di medaglie che portiamo a casa”. Nel corso della serata è stato mostrato anche il video (di Paolo Braghetto) relativo alla consegna delle due borse di studio dell’università di Padova intitolate al giornalista Paolo Donà, compianto socio del club: le due migliore tesi in scienze motorie proclamate in Sala Canova a Palazzo Storione dal professor Antonio Paoli e la dottoressa Tatiana Moro sono state di Valentina Bordignon sugli effetti benefici del Dragon Boat praticato dalle donne con tumore al seno e Emanuele Magistrelli sulla prevenzione del mal di schiena per i ciclisti; ai vincitori sono stati consegnati gli assegni.

E’ stato anche consegnato a Stefano Volpe, in rappresentanza di Obiettivo 3, un assegno con la somma raccolta dal Cenacolo che prima della partenza di Obiettivo Tricolore ha promosso una raccolto fondi a favore del progetto ideato dal campione paralimpico Alex Zanardi per il supporto professionale ed economico degli atleti disabili nello sport.