Si parte all’alba da Prato della Valle perché dobbiamo essere alla base udinese di Rivolto, sede del 313° Gruppo Frecce Tricolori, in tempo per assistere al primo dei voli di addestramento della Pattuglia. Sono tutti puntualissimi, segno che la gita è di quelle che non si potranno dimenticare facilmente.
Il viaggio verso la base scorre veloce, quasi senza accorgersene. In pullman, un siparietto tra il nostro accompagnatore, il Comandante Piero Gavazzo (che il Club aveva già conosciuto in occasione della conviviale con l’astronauta Luca Parmitano), e il presidente Manuele Molinari, fa passare veloce il tempo. Racconti di esperienze di volo incredibili che fanno sognare i soci. Le domande si accavallano, soprattutto tra i ragazzini, figli e nipoti dei soci, molti dei quali confideranno a pranzo che hanno già scelto quello che faranno da grandi: il pilota naturalmente! Le risposte e le spiegazioni del Comandante Gavazzo fanno emozionare. Arriviamo! La Pattuglia ci aspetta, semplici formalità e dopo pochi minuti siamo all’interno della base, a bordo pista, solo noi del Cenacolo, a fianco della biga radio dove il Comandante delle Frecce dà indicazioni ai piloti in volo.
Gli aerei sono sette per questo primo allenamento. La Pattuglia si sta preparando per la prima uscita pubblica del 1 maggio quando presenterà per i soli soci dei Club Frecce Tricolori il programma completo 2023, proprio qui a Rivolto, ma è già perfetta, gli aerei incollati l’uno all’altro come solo noi italiani, forse i migliori al mondo, sappiamo fare. Assistiamo alle figure più impegnative e spettacolari del loro repertorio: la bomba, il cardioide, il doppio tonneau in formazione, la scintilla italiana, il volo pazzo del solista, il Lomcovak!
Si sprecano le esclamazioni di stupore e gli apprezzamenti per tanta maestria!
Si, siamo orgogliosi di essere italiani e ci rendiamo conto del privilegio che è stato concesso a noi del Cenacolo! Atterrano tutti insieme a pochi metri dalla nostra tribunetta! Spettacolo puro!
Difficile capire la difficoltà di tale manovra (l’atterraggio in simultanea) per chi non è pilota ma il
Comandante Gavazzo cerca di spiegarcela con quel suo genuino entusiasmo e con l’umiltà che lo
caratterizza! Ci spostiamo dalla parte opposta della pista, in prossimità della “casa” delle Frecce, la palazzina comando dove si tengono i briefing pre e post volo. Siamo a due passi dai ricoveri degli aerei, gli MB 339 in dotazione alla PAN dal 1982.
Ci viene assegnato un maresciallo del Gruppo che ci spiega l’aereo. Lo possiamo taccare, sbirciare
nell’abitacolo. Fioccano le foto e i selfie. Poco lontano sono schierati gli aerei storici della Pattuglia: l’F84, l’F 86 Sabre, il mitico ed indimenticato Fiat G 91.
Escono dalla palazzina quattro piloti in tenuta da volo con i loro caschi in mano, tra cui il Magg. Franco Marocco e il Cap. Giovanni Morello, nostri ospiti a novembre per la conviviale sul Programma Artemis. Ci passano a pochi metri e ci salutano per poi salire sugli aeroplani per il secondo allenamento di giornata. Vediamo rullare gli MB 339 proprio davanti a noi, sentiamo il ruggito emozionate dei loro turbogetti Rolls-Royce Viper.
Eccoli in volo! Sono sopra di noi a poco più di 30 metri in formazione stretta: è un saluto speciale che il T. Col. Marocco, fuori dai rigidi protocolli della Pattuglia, ma pur sempre autorizzato dal Comandante, ha voluto fare per noi del Cenacolo!
Un fuori programma che fa esultare lo stesso Piero Gavazzo!
Tutti col naso all’in su per ancora venti minuti e poi la formazione atterra e ci ripassa davanti con i piloti che dall’abitacolo ci fanno segni di saluto. Il tempo del debriefing ed eccoci davanti alla palazzina comando con tutti e dieci i piloti in tenuta di volo oltre al Comandante, T. Col. Stefano Vit, il Pony 0! Scambio di sigilli e omaggi con le consuete foto di rito, tutti insieme, entusiasti ed alcuni persino increduli. Il Magg. Massimiliano Salvatore, solista delle Frecce fa gli onori di casa e si spende con tutti rispondendo a decine e decine di domande. Un’accoglienza che fa commuovere, oltre che inorgoglire.
Una frase per tutte: “per il Cenacolo le porte della base di Rivolto, sono sempre aperte”.
La visita è finita, si risale in pullman verso Gradiscutta per pranzare al Ristorante da Toni, eccellenza
della ristorazione friulana! Specialità: anatra!
E per non farsi mancare proprio niente in questa incredibile giornata, dopo il pranzo siamo ospiti, grazie al nostro socio Mauro Frego, della Cantina Cabert di Bertiolo vicino a Udinecon relativa degustazione di vini eccellenti.
Messaggio al nostro Presidente Manuele Molinari dal solista delle Frecce Tricolori, Maggiore Massimiliano Salvatore.
Ciao Manuele mi fa tanto piacere ricevere il tuo messaggio di ringraziamento. Ma siamo noi a dover
ringraziare il Cenacolo per la splendida accoglienza che ci avete riservato a Padova in occasione della serata con Parmitano! Eravamo in debito con voi e abbiamo fatto il possibile per sdebitarci adeguatamente! Al di là degli aspetti “formali”, mi ha fatto piacere incontrare persone care come Piero e persone come te che si emozionano di fronte al volo! Ti mando un forte abbraccio e un vigoroso in bocca al lupo per il tuo futuro e per le tue prossime sfide! Buona Pasqua a te, alla tua famiglia, alla tua campionessa e a tutto il Cenacolo, a presto.
Massimiliano Salvatore