QUELLA PRIMA STANDING OVATION

In una riuscita serata conviviale al Kiubo di Villa Paola a Saonara sono stati consegnati ai due vincitori i Premi Michelangelo 2022 del Cenacolo: atleta Luigi Beggiato, dirigente sportivo Sergio Baldo. Beggiato ha conquistato alle Paralimpiadi anche un quarto posto, la cosiddetta medaglia di legno. “La prossima volta la vorrei più giallina”, ha commentato con una battuta all’inglese, lui nativo di Monselice. Quasi per un tacito accordo, i sensibili soci del Cenacolo, con veemente convinzione, hanno gratificato la semplicità e nel contempo la profondità di pensiero del campione padovano, misurato quanto mai nello spiegare la nuova scelta di vita, mai affetto da retorica, mai aggrappato alle frasi di circostanza, mai banale.

Assieme a lui, è stato premiato il “mostro sacro” dell’atletica, il comandante Sergio Baldo delle Fiamme Oro, indiscusso dominatore delle Olimpiadi. Baldo ha invece affrontato il microfono come un amico di vecchia data, pur essendo giovane, riversando su di sé preziose pillole di saggezza. Formidabile il bilancio del direttore tecnico delle Fiamme Oro: tre suoi allievi, Jacobs, Tamberi e Stano hanno conquistato l’oro; Baldo ha inoltre convinto Jacobs a passare dal salto in lungo alla velocità, dove si è imposto nei 100 e nella staffetta 4 per 100.

Le due ore di diretta tv su Tv7 (ha presentato Giorgio Borile) sono filate senza pausa, occasione per rinverdire il gemellaggio culturale sportivo (borse di studio con l’università di Padova) con il prorettore Antonio Paoli e la professoressa Tatiana Moro. Simpatici gli interventi del velocista Michael Tumi, cui proprio Jacobs ha soffiato il record sui 60 metri, e della stella del salto in alto Elisa Molinarolo.

Particolarmente soddisfatto al termine della serata il presidente del Cenacolo, Manuele Molinari: “Abbiamo tutti apprezzato la determinazione con la quale il campione padovano ha espresso la sua gioia per la conquista delle medaglie olimpiche. E quando ha detto di voler vincere ancora, trasformando la medaglia di legno in un colore più giallino. La standing ovation? Un atto spontaneo, mai successo nella storia del Cenacolo”.


Che ricordo ha lasciato la serata al Kiubo di Villa Paola a Saonara, locale avveniristico nei limiti del buon gusto? Una sana dose di ottimismo, racchiusa dalle parole di Dino Ponchio (che da sempre definisco il fine dicitore della lingua italiana, presente alla manifestazione assieme al suo predecessore Gianfranco Bardelle).

Il fresco presidente regionale del Coni, continuando nella sua linea “l’avevo detto”, riferendosi agli enormi risultati ottenuti dagli azzurri dell’atletica a Tokyo, ha confermato la non casualità delle medaglie d’oro, preconizzando un futuro di ulteriori grandi soddisfazioni. We trust in Ponchio, insomma ci crediamo.

Paolo Donà