LA PALLA OVALE NAZIONALE AL CENACOLO

Riuscita serata dedicata al rugby nazionale al Golf Club Montecchia. Il noto commentatore padovano della palla ovale per Sky Federico Fusetti ha dialogato durante la cena “Il grande rugby a Padova” con alcuni big dello sport che nel 2022 ha fatto salire la Città del Santo sul gradino più alto del podio di top-10 maschile e serie A femminile.

A testimonianza dell’importanza di questi risultati, frutto anche di una passione qui in Veneto per una disciplina che non ha eguali nel resto della Penisola, il presidente della Federazione Italiana Rugby Marzio Innocenti ha confessato in anteprima che sarà proprio lo stadio Plebiscito di Padova ad ospitare a novembre il test match della squadra azzurra contro Samoa. L’ex giocatore del Petrarca e capitano della nazionale ha poi intrattenuto la platea con aneddoti della sua carriera in campo e fuori, ricordando che con lui dopo 36 sconfitte finalmente l’Italia è tornata a vincere di recente nella sfida al cardiopalma contro il Galles. “Abbiamo dato una chance a tutti i giocatori che potevano meritare la maglia azzurra che nessuno ha da contratto – ha dichiarato – hanno esordito molti giovani interessanti, che sono cresciuti e grazie anche all’impegno dello staff hanno vinto di un punto con la meta entusiasmante originata dal talentuoso Capuozzo e trasformata da Garbisi; un punto di partenza, niente di più”. “Siamo arrivati in finale carichissimi e con una determinazione che di solito era tipica di Rovigo – ha affermato Enrico Toffano, storico presidente e ora consigliere dei tuttoneri – è servito molto perdere all’ultimo secondo l’anno scorso per vincere quest’anno”.

 

Con lui c’era anche Corrado Covi, direttore sportivo del Petrarca, che ha confessato: “Sono contento di vedere Marzio con cui abbiamo organizzato molti scherzi ai nostri compagni quando giocavamo insieme a cavallo degli anni Ottanta e il nostro obiettivo preferito era Vittorio Munari”. Presenti anche Franco Beraldin, presidente della Valsugana Rugby che ha vinto il titolo femminile, con la capitana capitana del team rosa Sofia Stefan: “Pur avendo dominato la stagione non era scontato il successo in finale contro Villorba che ci aveva battuto di un punto in quella preCovid – ha detto lei – le avversarie ci hanno messo in difficoltà nei primi 20 minuti e siamo state costrette a tirare fuori il meglio di noi. Come gruppo della Nazionale ci siamo piazzate seconde al Sei Nazioni vincendo sulla Francia proprio a Padova, sicuramente la federazione ci sta guardando e credo che sia in progetto la costruzione di un movimento importante partendo dal rugby giovanile”.

 

“Orgogliosamente dico che Padova è la prima città del Veneto ad aver adottato la carta etica dello sport femminile – ha concluso Diego Bonavina, assessore cittadino allo sport – riguardo a come mai Padova sia diventata capitale del rugby dico solo un nome, Memo Geremia”.

Prima delle foto di rito, il presidente del Cenacolo Manuele Molinari e il segretario Paolo Ferrari hanno premiato tutti i personaggi intervenuti a una serata all’insegna dei valori positivi e vincenti dello sport.