Il Cenacolo si unisce al lutto di Gianluca Di Marzio e famiglia per la scomparsa di Gianni, indimenticato allenatore e direttore sportivo del Calcio Padova, noto anche per essere stato il primo scopritore del talento di Maradona.
Non posso non associare l’anno dell’arrivo di Gianni Di Marzio a Padova come tecnico alla mia attività di giornalista (Padova Sport, Il Gazzettino). Il ricordo è una clamorosa “trasferta” datata novembre 1984 quando la sede del Padova Calcio, all’immediato arrivo del nuovo allenatore, viene bombardata di telefonate che invitano Di Marzio improvvisata la stessa sera. I club patavini di tifo organizzato sono sei e tuti vogliono avere ospite da loro il grande maestro partenopeo. Di Marzio, sorridendo, accetta con piacere vedendo oltretutto un’inaspettata manifestazione di entusiasmo e comincia il tour verso le 20, scelto secondo una logica geografica. Al suo seguito il sottoscritto giornalista ha assistito a scene kafkiane: brindisi alle stelle ovunque (mezz’ora in ogni posto) con un’inevitabile confusione di piatti. Giungendo nei vari luoghi in orari diversi della cena, abbiamo gustato il dessert prima dell’antipasto mescolando in sana allegria primi, secondi e bicchieri. Qualcosa di spettacolare che ha lasciato sinceramente di stucco Di Marzio. Secondo un mio rapido conto quella sera almeno mille tifosi lo hanno osannato e hanno voluto congratularsi con lui. A distanza di quasi 40 anni una memoria indelebile.
Paolo Donà